Come preparare un file per la stampa con Adobe Illustrator

In questo articolo dedicato ad Adobe Illustrator vediamo come preparare un file per la tipografia impostando un flusso di lavoro orientato alla stampa

Questo articolo ha lo scopo di presentare al lettore un corretto flusso di lavoro orientato alla stampa all’interno dell’ambiente di lavoro di Adobe Illustrator, il seguente scritto si può suddividere in tre parti: operazioni di creazione del file, operazioni di pre-stampa ed infine operazioni di salvataggio ed esportazione dei file per la stampa.

Nella prima parte, operazioni di creazione del file, approfondiremo le impostazioni che andranno assegnate a un file di Illustrator con destinazione la tipografia.

La seconda sezione dell’articolo si concentra sulle operazioni di pre-stampa, esse devono essere svolte alla fine del lavoro di progettazione grafica, quando abbiamo il via libera da parte del committente a procedere con la stampa; tuttavia alcune di queste operazioni, come la preparazione delle immagin, possono essere integrate nel nostro flusso di lavoro e diventare parte integrante del nostro modo di operare.

L’ultima parte dell’articolo si concentra su come esportare un file per la stampa, solitamente con in formato pdf ma verrà illustrata anche la possibilità di creare i cosiddetti “pacchetti” di Adobe Illustrator, ovvero cartelle con tutti i dati e le risorse contenute nel nostro file di progetto.

CREAZIONE DI UN NUOVO FILE

I predefiniti nella finestra “Nuovo Documento” di Illustrator, nel nostro caso abbiamo selezionato “Stampa”

Larghezza e Altezza del file, in questo caso in millimetri come specificato dal menù a tendina sulla destra

Le opzioni avanzate di creazione di un nuovo documento di Illustrator: essendo per la stampa impostare Metodo Colore CMYK e Effetti Raster a 300ppi

Dopo aver selezionato dal menu file > nuovo alla splash screen “nuovo documento” di Adobe Illustrator

In Adobe Illustrator dopo aver selezionato la voce “nuovo” nel menu file o aver premuto la composizione di tasti Command+N o Ctrl+N apparirà la splash screen “nuovo documento” all’interno della quale andiamo nella sezione “Stampa” dove troviamo i preset destinati alla stampa.

Nei campi di input possiamo inserire l’altezza e la larghezza della nostra tavola, tale valore si riferisce all’unita di misura selezionata nel menù a discesa attiguo, solitamente per i documenti destinati alla stampa si utilizzano i centimetri o i millimetri.

Nelle “opzioni avanzate” troviamo i due parametri fondamentali per la corretta configurazione di un documento per la stampa ovvero: il metodo colore CMYK e gli effetti raster a 300 ppi.

Metodo colore CMYK: simula all’interno del nostro pc la resa cromatica dei colori stampati e ci limita la gamma dei colori che abbiamo a disposizione. Il metodo RGB, ossia la codifica cromatica per documenti destinati a visione su monitor, possiede una gamma di colori più ampia rispetto al CMYK includendo tinte come il giallo fluo o i verde evidenziatore.

Limitando in Illustrator i colori al metodo CMYK tutti i toni visibili sul nostro monitor saranno stampabili, in questo modo sarò certo del risultato cromatico in fase di stampa.

Effetti raster a 300ppi: questo secondo parametro indica la densità dei pixel ( la risoluzione ) degli effetti raster in Illustrator: con questa dicitura si indicano tutti gli effetti come ombre, bagliori o filtri che sono composti da pixel all’interno di un file a vettori.

Impostando il parametro a 300ppi ( un valore analogo ai 300 dpi ) abbiamo la garanzia di una resa ottimale degli effetti in fase di stampa.

Una volta verificate queste impostazioni, presenti di default su documenti destinati alla stampa, possiamo premere sul pulsante “crea” e generare la nostra tavola di lavoro.

I MArgini

Tavola di Illustrator con impostati i margini, il quadrato verde in basso a destra ha la funzione di distanziatore.

Margini da 15mm come il lato del distanziatore. La dimnesione del lato e quindi del margine è stata impostata nel pannello Proprietà.

Con il termine margine nel mondo della progettazione grafica si indica la distanza tra il bordo di taglio del documento e la zona in cui saranno inseriti i contenuti grafici.

Non esiste un valore universale per definire il margine di un documento: solitamente cerco di creare una spaziatura armoniosa con la dimensione del documento, 5mm per i biglietti da visita, un centimetro sui documenti in A4 o A4 fino ad arrivare a margini di parecchi centimetri nel caso di tavole di lavoro destinate a poster o affissioni di grande formato.

Per la creazione dei margini solitamente utilizzo i righelli presenti in Illustrator aiutandomi con un quadrato che utilizzo come “distanziale” dopo ver assegnato al lato la dimensione del margine che desidero creare.

Conversione del testo in tracciato

Due testi perfettamente identici: uno è un testo editabile, l’altro è stato convertito in tracciato

Solo attivando la visualizzazione “Contorni” possiamo capire quale testo è gia stato convertito in tracciato.

Dettaglio del tracciato esterno di una lettera.

L’operazione che andiamo a illustrare in questo paragrafo non è reversibile e limiterà di parecchio la modifica al nostro file di Illustrator: si tratta di un’operazione di pre-stampa che dobbiamo realizzare solo una volta ottenuto il via libera da parte del nostro cliente a procedere in tipografia. Solitamente creo una copia del file che verrà chiamato filstampa-nomefile.ai in modo da avere due versioni del mio file: una con il testo normale e l’altra con il testo convertito in tracciato.

Ma perchè convertire il testo in tracciato? E’ questa la domanda che sorge spontanea ad ogni lettore che si approccia a questo capitolo, il motivo è presto detto: per non avere alterazioni delle font in fase di stampa.

Le font sono dei file esterni che possiamo installare o rimuovere dal nostro pc con software come “Libro font” o “Mappa Caratteri”, ne consegue che non tutti i pc hanno all’interno del sistema operativo le stesse font.

Nel momento in cui apro un file di Illustrator su un pc differente da quello nel quale è stato creato si corre il rischio che le font non trovate vengano sostituite con font fi defauly alterando l’aspetto grafico del progetto ( Illustrator segnala in modo evidente quando un font è stato sostituito), la micidiale combinazione di un grafico inesperto e un tipografo poco attento potrebbe portare a delle stampe con errori legati alla tipografia.

La conversione dei font in tracciato permette quindi di avere ogni lettere come una curva di Bezier, un tracciato, assimilabile a forme come i comuni quadrati o geometrie create in Illustrator rendendo visibili i testi su qualsiasi pc a prescindere che la famiglia di caratteri sia o meno installata su esso.

Il dazio da pagare è l’editabilità del testo, un testo convertito in tracciato non sarà più editabile.

La procedura per compiere questa operazione è più facile a farsi che a dirsi: basta selezionare i testo che vogliamo convertire andare nel menu “Testo” alla voce “Crea contorno” una volta selezionata questa opzione il contorno delle notre lettere verrà convertito in traccia.

Dalla versione 20234 di Adobe Illustrator selezionando un testo sarà visibile il pulsante “Crea contorno” nella task bar che apparirà in calce al testo esso avrà l’aspetto di una T con il bordo bianco: anche in questo caso premendo sul pulsante il testo sarà convertito in tracciato.

Per verificare se un testo è convertito in tracciato possiamo utilizzare la combinazione di tasti Command+Y o Ctrl+Y in modo per attivare la modalità “visualizza contorno”: in questa vista i testi convertiti in tracciato saranno visualizzati come bianchi con bordo nero mentre i testi non convertiti in tracciato saranno caratterizzati da una campitura nera.

Elementi al vivo e abbondanze

Elemento al vivo che raggiunge il margine della tavola. Non sono presenti abbondanze, questo potrebbe causare problemi in fase di taglio del lavoro.

Elemento al vivo con abbondanze correttamente impostate.

File stampa in pdf con segni di taglio, l’abbondanza oltre la tavola esce dai segni di taglio.

Nel mondo della progettazione grafica per la stampa si definisce “al vivo” ogni elemento che arriva fino al punto di taglio della pagina: quasi tutte le copertine delle riviste sono ricoperte da immagini che occupano la totalità della superficie della pagina: in questo caso si parla di elemento al vivo.

Per una questione tecnica di taglio delle pagine, ipotizzando un errore di taglio di qualche millimetro, ogni elemento al vivo deve avere una certa abbondanza rispetto alla pagina: per dirlo in modo più semplice deve sbordare di alcuni millimetri dal foglio.

In fase di progettazione o di preparazione del file per la stampa dobbiamo quindi avere l’accortezza di verificare che ogni elemento al vivo sbordi di alcuni millimetri dalla pagina: questo vale per qualsiasi elemento presente nel nostro progetto sia esso un’immagine, une elemento grafico vettoriale o altro.

Immagini

Nei successivi due paragrafi di questo articolo non parleremo di Illustrator ma di Photoshop, questo perchè la preparazione delle immagini da aggiungere ad un elaborato grafico deve essere eseguita all’interno di un software di fotoritocco.

Illustrator, attraverso il suo sistema di esportazione dei file, è comunque in grado di generare ed allegare ai documenti pdf le immagini con le corrette impostazioni per la stampa ma, seguendo le indicazioni di questo e del successivo paragrafo si avrà la garanzia di un lavoro fatto a regola d’arte.

Conversione del metodo colore: andiamo ad assegnare alle nostre immagini il metodo colore CMYK, una codifica delle cromie ideale per la stampa. Apriamo quindi le nostre immagini in Photoshop e andiamo nel menu “immagine” > “metodo”, in questa sezione assegnamo all’immagine “Colore CMYK”.

Impostazione dell’immagine a 300dpi: il secondo passaggio che dobbiamo eseguire per preparare un’immagine da aggiungere a un file per la stampa è settare la corretta densità dei pixel. La maggior parte delle stampanti ha una risoluzione di 300dpi ( ppi se si vuol essere precisi ) andiamo quindi a configurare questo parametro all’interno di Photoshop.

Andiamo nel menù “Immagine” > “Dimensioni immagine” Photoshop aprirà quindi la finestra “Dimensioni immagine”: al suo interno troviamo la voce “risoluzione”.

Prima di procedere a cambiare la risoluzione dell’immagine verifichiamo che la spunta vicino a “ricampiona” NON sia attiva.

Andiamo quindi a settare parametro “risoluzione” con valore 300.

A questo punto abbiamo un’immagine con metodo colore CMYK a 300dpi: tali impostazioni rappresentano uno standard per la stampa, possiamo quindi procedere a inserire il nostro file fotografico in Illustrator.

Immagini trasparenti e retini

Un ulteriore approfondimento è necessario per tutte quelle immagini che hanno delle trasparenze, retini ( ovvero delle aree in cui l’immagine è semitrasparente ) o particolari metodi di fusione.

In questo caso, anche se Illustrator ci mette a disposizione un pannello trasparenza all’interno del quale possiamo gestire metodi di fusione e la percentuale dell’opacità, il mio consiglio è quello di preparare le immagini con trasparenze all’interno di Photoshop e importarle all’interno di Illustrator.

Tutta la gestione delle trasparenze va delegata a Photoshop, questo non significa esportare un file come il png o webp con delle trasparenze ma esportare file completamente opachi, come i jpeg, al cui interno ho gia creato sfondi e retini.

Salvare un pdf per la stampa

Una volta applicate tutte le tecniche illustrate nei precedenti paragrafi siamo pronti per esportare il nostro file pdf per la stampa: andiamo quindi nel menu “file” > “salva con nome” e Illustrator aprirà la finestra di salvataggio.

Utilizzando l’opzione “salva con nome” stiamo salvando una copia del file, solitamente assegno a questo file un nome tipo: file-stampa-nomefile.pdf. Una volta assegnato il nome al nostro file nella parte inferiore della finestra dal menù a discesa “Formato” selezioniamo l’opzione pdf e verremmo mandati nella splash screen per il salvataggio del pdf.

La prima cosa che dobbiamo andare a modificare è la voce del menu “Predefinito Adobe Pdf” che la andremo a impostare con il valore “Stampa di alta qualità” in modo che Illustrator setti tutti i parametri del pdf per la stampa.

A questo punto navigando dal menu a sinistra ci spostiamo nella sezione “indicatori e pagine al vivo” il nostro lavoro di salvataggio si concentrerà in questa sezione del pannello poichè questi parametri vanno settati manualmente dato che queste impostazioni di stampa ci saranno fornite dal nostro tipografo di fiducia.

Nella sezione sezione indicatori troviamo i 4 tipi di indicatori che possiamo assegnare a un pdf per la stampa: rifili, crocini di registro, barre colore e informazioni pagina.

Rifili: indicano dove il file deve essere tagliato

Crocini di registro: simili a delle celtiche permettono di controllare l’allineamento dei colori stampati, dei castelli di stampa,

Barre colore: hanno una funzione di controllo sulla resa dei colori

Informazioni pagina: stampa le informazioni del file appena fuori l’area di stampa, serve a verificare i fogli macchina.

In questa sezione posso attivare tutti i segni di stampa oppure solamente alcuni in base alle indicazioni della tipografia, per esempio le barre colore si allegano solo a file destinati a particolari tipi di stampa.

Nella seconda parte di questa categoria troviamo la sezione “pagine al vivo” selezionando l’opzione “usa impostazioni pagina al vivo documento” esportiamo un’area che coincide con la tavola di Illistrator. Nel caso in cui nel nostro documento fossero presenti elementi al vivo ( con alcuni millimetri abbondanza esterna come illustrato nel precedente paragrafo) dobbiamo indicare quanti millimetri di abbondanza includere nel nostro pdf, questa indicazione ci sarà fornita dalla tipografia a cui il file è destinato ma normalmente varia dai 2 ai 5 millimetri.

Impostati questi parametri e dopo aver nuovamente verificato che il “Predefinito di Adobe pdf” sia settato su “Stampa di alta qualità” possiamo procedere con il salvataggio del file pdf e l’invio del file alla tipografia.

Pacchetto di Adobe Illustrator

L’ultimo paragrafo di questo articolo si concentra sulla creazione di un pacchetto di Adobe Illustrator, il pacchetto non è altro che una cartella al cui interno oltre al nostro file .ai troviamo tutte le immagini e tutti i font presenti nel progetto ordinati in due cartelle che prendono il nome di “Link” e di “Fonts”.

Il pacchetto di Illustrator porta con se un vantaggio e uno svantaggio:

Il vantaggio sta nella possibilità di inviare alla tipografia, ma più in generale a un nostro collaboratore, una cartella con tutti i componenti necessari a lavorare al nostro file.

Lo svantaggio sta nel fatto che consegniamo a un soggetto terzo un file aperto e modificabile, quindi dobbiamo essere certi che mettiamo il nostro lavoro nelle mani di persone della massima fiducia.

Anche in questo caso la parte pratica del paragrafo si riduce a poche indicazioni: basta andare nel menù “file” alla voce “pacchetto” e al resto penserà Illustrator.

One more thing..

Quelle illustrate in questo capitolo solo le principali indicazioni e buone norme che un grafico diligente deve seguire per non avere sorprese durante la fase di stampa, tuttavia è normale potreste passare alcuni notti insonni in attesa dell’arrivo delle stampe dalla tipografia !

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